Recentemente ho letto un articolo da ilSole24Ore, riguardo il nuovo piano per il recupero della produttività olearia pugliese in seguito all’infezione diffusa di Xylella che ha decimato le coltivazioni in pochissimo tempo. Il piano consisterebbe nell’impiantare piante tolleranti o resistenti al batterio e sovvenzionare i coltivatori con una quota di circa 500€ per ettaro per i primi 5 anni dalla piantumazione, allego l’articolo per maggior chiarezza:

Un piano per la ricostituzione del patrimonio olivicolo del Salento, flagellato dalla Xylella negli ultimi anni, mirato soprattutto a sostenere i piccoli produttori. È lo strumento al quale stanno lavorando gli europarlamentari pugliesi Paolo De Castro e Raffaele Fitto con l’obiettivo di «un intervento immediato per eliminare le piante infette, fonte di inoculo del batterio, ed avviare il reimpianto con varietà tolleranti e resistenti alla Xylella». Il piano si basa su una nuova misura, costruita ad hoc, da inserire come variazione del Piano di sviluppo rurale nazionale (Psrn 2014-2020). Affiancherà quella del Piano pugliese (Psr Puglia) e sarà finanziata dall’Unione Europea, dallo Stato italiano e dalle Regioni interessate ad arginare la Xylella. Quest’ultime contribuiranno «in proporzione alle superfici olivicole presenti nei loro territori».

L’intervento dovrebbe svilupparsi nell’arco di cinque anni con una dotazione di almeno 100 milioni di euro. La copertura di reimpianto dovrà riguardare almeno 20mila ettari della zona delimitata come «infetta» delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Due le tipologie di aiuto: una in conto capitale del 70 per cento per il costo del reimpianto riconosciuto in base ai costi esigibili (valori standard previsti per ciascun tipo di impianto olivicolo) con un costo massimo ammissibile di 3mila euro per ettaro; l’altra, invece, è un premio annuale, per ogni ettaro reimpiantato con nuove varietà, a compensazione del mancato reddito nei primi cinque anni fino ad un massimo di 500 euro per ettaro. In tal modo si vogliono accompagnare i produttori «alla totale ripresa della loro attività in modo economicamente sostenibile».

Si è deciso di sostenere i piccoli olivicoltori perchè rappresentano la maggioranza delle superfici. Tocca ora alla direzione generale Agricoltura dell’Unione Europea «consentire una variazione nelle risorse assegnate, ripartite tra Stato e Regioni e in corso di attuazione» spiegano a Lecce De Castro e Fitto. Obiettivo non impossibile perchè è stato già impostato un percorso preliminare, chiariscono ancora, volto a creare il consenso necessario attorno alla nuova misura. C’è la condivisione, infatti, dei commissari europei alla Salute e sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, e all’Agricoltura e sviluppo rurale, Phil Hogan. Un altro passaggio è stato poi fatto sia col ministro italiano delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, che col presidente della Regione Puglia. Quindi il confronto con le categorie e gli operatori interessati. Tutto questo dovrà portare al definitivo sostegno e all’approvazione della nuova misura da parte della Ue, tenuto conto che, dopo aver attaccato fortemente il Salento, ora la Xylella muove verso il Nord della Puglia e c’è il rischio che si allarghi ad altre aree olivicole italiane e al bacino mediterraneo.

 

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